Credo che sia ermeneuticamente
impossibile, per un vero filosofo giunto ad un punto cruciale della
propria maturazione intellettuale, eludere il problema classico
dell'uovo e della gallina. Per un caso fortuito mi sono recentemente
ritrovato ad affrontare di nuovo la questione sulle pagine di un forum a me
caro, e da quest'ultimo serio sforzo dialettico ho raggiunto la
consapevolezza di poter alfine postare il risultato di anni ed anni
di studi e ricerche sul problema fondamentale della storia della
filosofia.
La mia risposta, in un'epoca di
relativismo irrisolto come l'attuale, da adito ad almeno due
possibili interpretazioni antitetiche, le quali, se non si vuole
essere superbi come Hegel, difficilmente giungeranno ad una sintesi
unitaria che non sia un pensiero coercitivo di potenza.
Il problema classico riguarda, neanche
a dirlo, le cause prime, pertanto non può essere in alcun modo
rigettato in quanto problema essenzialmente metafisico, idealistico.
Vogliamo dunque distinguere almeno due casi.
La prima soluzione è di tipo
creazionista; fideistica, strettamente legata alla creazione divina.
La Bibbia (Genesi 1:20) in proposito è
molto chiara:
Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo».
La risposta non lascia ombra di dubbio.
Prima la gallina, creata da Dio, e successivamente quella gallina
deve aver deposto delle uova per tutte le galline successive. Dio ha
creato la eva-gallina già bell'e pronta, e questa ha deposto le sue
uova.
La seconda soluzione è invece quella
proposta da Darwin e dalla sua discendenza intellettuale; se infatti
si vuol essere evoluzionisti, quindi anche di mentalità scientifica
e positivista, di certo c'era un animale pre-gallina che gallina non
era, che, un certo giorno, deve aver deposto delle uova un po'
particolari, con delle mutazioni genetiche al suo interno. Data una definizione esatta di 'gallina' (in senso
genetico), deve esserci stata una non-gallina (la nostra pre-gallina)
che ha deposto l'uovo della prima gallina, della eva-gallina. Quella
gallina è ovviamente uscita dal suo uovo, quindi per l'evoluzionista
è venuto prima l'uovo (di una non-gallina) che però era l'uovo
della eva-gallina.
In conclusione, per il creazionista
viene prima la gallina, per l'evoluzionista prima l'uovo.
Questa soluzione, lungi dal voler
essere una risposta definitiva ad un problema apparentemente
insolubile, vuole soltanto essere un mio piccolo contributo ad un
dibattito che sopravviverà vivo e vitale per tutta la storia del
pensiero.